La sparatoria che ha provocato la morte di tre persone a Auckland non ferma l'avvio dei mondiali di calcio femminile in Nuova Zelanda. L'autore della strage, un giovane con problemi psichici e precedenti penali per violenze in famiglia, è stato ucciso e secondo la polizia e il governo si è trattato di un fatto isolato che non mette in pericolo l'importante appuntamento sportivo. Il primo ministro Chris Hipkins ha assicurato che non ci sono rischi per la sicurezza nazionale e ha confermato che la partita di inizio dei mondiali, prevista per oggi, si svolgerà regolarmente allo stadio di Auckland, anche se è stato previsto un rafforzamento delle misure di sicurezza con più forze dell'ordine a presidiare la città.

Articolo proveniente da Huffington Post Italia