L’aveva dipinta come una storia d’amore al lieto fine. Romelo Lukaku, Big Rom per gli amici, aveva promesso che nel suo cuore c’era spazio solo per l’Inter e che non avrebbe accettato nessun’altra avance. Ancora una volta il belga ha tradito la parola e lasciato la pretendente di turno con un palmo di naso un momento prima del fatidico “sì”.
Stavolta a essere sedotta e abbandonata è stata l’Inter che aveva deciso di riscattare dal Chelsea il cartellino dell’attaccante, nonostante un’annata non propriamente entusiasmante. Lukaku dopo essere stato protagonista dello scudetto nerazzurro del 2021 era stato acquistato subito dopo per una cifra monstre dal Chelsea, la squadra che nel 2013 lo aveva lanciato nel grande calcio. Anche in quell’occasione Lukaku si disse felice di essere tornato a casa, a Londra. Pochi mesi dopo il pentimento era già consumato e Big Rom fece sapere – comodamente seduto in panchina tra le riserve dei blues – che lontano da Milano non avrebbe potuto vivere. Detto fatto. Eccolo nuovamente nella nostra Serie A, in prestito per un anno, ma con la voglia di restarci a lungo. In maglia nerazzurra, ça va sans dire.
Trovato l’accordo economico tra le due società, in questi giorni si attendeva il disbrigo dell’ultima formalità: la firma sul contratto che avrebbe consentito al belga di coronare il suo nuovo sogno d’amore. Invece Lukaku ha preferito sparire. Il motivo? Probabilmente nuove e più importanti offerte economiche. Di Chi? Il timore più fondato tra gli interisti è che Big Rom, stinto via l’azzurro dalla casacca attuale, possa vestire le strisce senza colori della rivale di sempre, la Juventus.
I bianconeri vedrebbero bene Lukaku al posto di Dusan Vlahovic, un altro ricordato per la sua volubilità affettiva (a Firenze aspettano ancora la sua firma sul prolungamento di contratto). Per il centravanti del Belgio non si scarta però neppure la pista araba: 50 milioni di euro l’anno potrebbero far scattare un sentimento potente in un batter d’occhio. Insomma, Lukaku fuori dal campo mostra più estro di un fantasista sudamericano e sorprendersi davanti ai suoi “colpi di testa” è sinceramente atteggiamento fuori luogo. Del resto, è passata alla storia la clamorosa motivazione scelta per mandare a monte la sua permanenza all’Everton e trasferirsi al Manchester United: un rito Vodoo operato sulla madre in Africa lo avrebbe costretto a cambiare casacca!
Beppe Severgnini, interista doc, dalle colonne del Corriere della Sera, ha provato a lenire il dolore dei suoi compagni di sventura. “Se la delusione di noi interisti è fresca e bruciante – ha scritto – dispiaceri simili hanno colpito altre tifoserie. Il rossonero Sandro Tonali, dopo aver giurato amore eterno al Milan, ha accettato la corte e i bonifici del Newcastle. Ciro Immobile, capitano della Lazio, sta per andarsene in Arabia Saudita, dove lo attende il compagno di squadra Sergej Milinkovic-Savic”. I nerazzurri intanto hanno celebrato in questi giorni uno “scippo al contrario” tesserando Juan Cuadrado, colombiano, per sette anni in forza alla Juventus, fino a ieri bersaglio dei fischi di San Siro per la sua eccessiva instabilità nell’area di rigore avversaria.
Sembra che gli unici a rispettare il concetto di fedeltà in un ambiente ormai dominato da interessi e denaro siano i tifosi che non vorrebbero rassegnarsi a un mutamento che ormai sembra completo. Anche loro però sembrano aver capito. Sono lontani anni luce i tempi in cui si scendeva in piazza per evitare le cessioni di Baggio e Lentini, Signori e Vialli. Adesso è sufficiente una scrollata di spalle e al massimo un J’accuse sui social media.
L’articolo Lukaku, il tradimento all’Inter prima del sì: Big Rom tra riti Vodoo e (tanti) soldi proviene da Il Riformista.