Bianco con il pesce e rosso con la carne. Solo vini locali con la cucina regionale. E quando arriva il dessert, sempre meglio un vino dolce. Per le grandi occasioni? Si sboccia. Tutti stereotipi, talvolta sdoganati solo a livello razionale, che tornano a galla quando dobbiamo fare un acquisto dell’ultimo minuto, senza avere il tempo o la voglia di dilungarci in studi preliminari. Oppure quando il cameriere si avvicina al tavolo, e colti alla sprovvista optiamo per un porto sicuro, per quanto banale.

Gli appuntamenti di Franciacorta in giro per l’Italia – e non solo – sono stati un’occasione per raccontare peculiarità e retroscena di un’eccellenza tutta italiana, ma anche un’opportunità per dimostrare come il Franciacorta possa rivelarsi un partner versatile, adatto ad accompagnare tanto l’aperitivo quanto un intero pasto: la sua struttura, unita alla piacevole acidità, è in grado di sostenere e bilanciare con successo preparazioni culinarie molto diverse tra loro, dagli antipasti ai primi, dal pesce alla carne, fino ai formaggi e ai dolci. E tra un piatto e l’altro, freschezza ed effervescenza ripuliscono il palato stimolando l’appetito.

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Articolo proveniente da Linkiesta