Gabriele e Alice sono due bambini che condividono la passione per la danza, soprattutto sono uniti dal sentimento forte e puro dell’amicizia. Grazie alla passione per la danza sperimentano e praticano ogni giorno l’inclusione, hanno entrambi una forza e una determinazione che è un esempio per tanti adulti intrisi di pregiudizi.

Gabriele è un bambino con disabilità, ama danzare ma le sue gambe sono una sedia a rotelle. Questo ostacolo, tuttavia, non è riuscito a fermarlo. La passione vola grazie ad Alice, una bambina normodotata. Ballano insieme, si respira bellezza, sono complici come gli amici devono esserlo, perché l’amicizia protegge e prende per mano. Aiuta.

Gabriele e Alice hanno partecipato al campionato italiano di danza sportiva e hanno pure vinto nella loro categoria. A seguirli le rispettive famiglie e la maestra di danza, Noemi Santoro. È il corpo che comunica, che va oltre gli stereotipi, oltre i confini della mobilità. E tutto questo avviene con grande passione, segnando il passo verso un nuovo linguaggio, una speranza e un limite superabile.

Gabriele si racconta attraverso la danza, che non è solo una terapia ma una espressione artistica che raggiunge il cuore facilmente. È crescita insieme perché si incontrano differenti abilità, è opportunità e arricchimento del percorso artistico ed individuale allo stesso tempo. Servono ancora e più spazi diffusi per persone con disabilità e una riflessione condivisa. I ballerini con disabilità non devono essere considerati come ospiti ma come una presenza legittima e necessaria.

È guardando alle disabilità che dobbiamo organizzare una società migliore. Il messaggio di questi due straordinari bambini è un messaggio potente: non importa essere professionisti, principianti o semplici appassionati. La danza fa bene a tutti, perché è serenità. Armonizza i pensieri, scioglie le emozioni, è un flusso di gioia.

La disabilità si può incrociare con l’arte, al di là degli stereotipi, può garantire una collaborazione tra realtà diverse, dove la disabilità non è impedimento ma «ordinaria diversità».

L’articolo Danza, la lezione di Alice e Gabriele. L’incrocio fra arte e disabilità proviene da Il Riformista.