Acqua in faccia al primo ministro e poi il via alla rissa in parlamento. Spinte e fendenti in un clima sempre più acceso. È accaduto Kosovo, dove un membro dell’opposizione, Mergim Lushtaku, del Partito Democratico, si è avvicinato al premier Albin Kurti nel bel mezzo del suo discorso con una bottiglietta d’acqua in mano. Animi caldi già qualche istante prima, quando il vice di Kurti, Besnik Bislimi, aveva strappato un disegno attaccato dall’opposizione sul suo podio, che raffigurava il premier kosovaro con le sembianze di Pinocchio. È bastato poco per far scattare la scintilla.

Da tempo i partiti di opposizione del Kosovo criticano le politiche di Kurti nel nord del Paese: al centro il tema delle tensioni con l’etnia serba, in grado di mettere a dura prova le relazioni con i principali alleati occidentali. La prime violenze sono scoppiate a maggio, quando i sindaci di etnia albanese, sostenuti dalla polizia, si sono insediati dopo un’elezione che la maggioranza serba nell’area aveva ampiamente boicottato.

Un conflitto da decine di persone ferite tra serbi locali,  polizia del Kosovo e le forze dalla NATO. Mercoledì, Kurti ha annunciato che avrebbe ridotto il numero di agenti di polizia speciali che stazionano fuori dagli edifici municipali nelle aree a maggioranza serba del Kosovo del nord, e che indirà nuove elezioni per i sindaci in ciascuna delle città. Mossa che ha irritato gli animi dell’opposizione.

Dopo il via alla rissa, e nel generale parapiglia, Kurti è restato presso il suo scranno tentando in un primo momento di continuare il discorso. Dopo qualche istante, il presidente dell’Assemblea, Glauk Konjufca, ha chiesto l’intervento della polizia. Non è la prima volta che nel parlamento del Kosovo si registrano incidenti.

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