Da una parte l’invito ufficiale all’Ucraina a far parte della Nato in tempi non meglio precisata, da parte l’ira del presidente Volodymyr Zelensky che attacca i 31 leader dell’Alleanza Atlantica sull’”indecisione” e la “debolezza” dell’Alleanza Atlantica la cui esitazione sull’adesione di Kiev incoraggia il “terrore” russo contro il suo Paese.
L’invito all’Ucraina ad entrare nell’Alleanza Atlantica sarebbe infatti presente nel comunicato finale del summit in corso a Vilnius, in Lituania, che vede protagonisti l’11 e il 12 luglio i leader della Nato. Lo si apprende da fonti qualificate. I negoziati però sono ancora in corso e il linguaggio finale “non è ancora del tutto stabile”.
Come riferisce il quotidiano britannico “Financial Times”, la bozza del comunicato in discussione da parte dei funzionari affermerebbe che “il futuro dell’Ucraina è nella Nato”. Tale bozza afferma inoltre che gli alleati “riconoscono che il percorso dell’Ucraina verso la piena integrazione euro-atlantica” è andato “oltre la necessità del Piano d’azione per l’adesione (Map)”, riferendosi al processo di adesione formale previsto dalla Nato.
Il segretario generale Jens Stoltenberg sottolinea che dal summit in corso arriverà un “messaggio molto forte e positivo” all’Ucraina, che “ha fatto molta strada dal 2008 ad oggi. Vedrete il linguaggio del messaggio” che sarà approvato dai leader. “Quello che posso dire è che sarà un messaggio forte e positivo sull’Ucraina e sul percorso verso l’adesione” alla Nato.
Nel rispondere alla domanda di un ucraino in platea che chiedeva se dal summit uscirà o no la parola “invito” ad aderire alla Nato, rivolta all’Ucraina, Stoltenberg ha parlato di “percorso verso l’adesione” e di Ucraina “più vicina” all’Alleanza, con un piano in tre parti (programma di assistenza pluriennale, Consiglio Nato-Ucraina, affermazione che l’Ucraina entrerà nella Nato).
Dal canto suo, invece, il presidente ucraino Zelensky, atteso al vertice Nato di Vilnius, ha denunciato “l’indecisione” e la “debolezza” della Nato, la cui esitazione sull’adesione dell’Ucraina incoraggia, secondo lui, il “terrore” russo contro il suo Paese. “Sembra non esserci alcuna volontà né di invitare l’Ucraina alla Nato né di farne un membro dell’Alleanza”, ha detto Zelensky sul suo canale Telegram, considerando “assurdo” e “inaudito” che il suo paese non abbia un calendario per l’adesione, ritenendo che ciò incoraggiasse Mosca a “continuare il suo terrore” in Ucraina.
“L’indecisione è una debolezza”, ha aggiunto. “E’ inaudito e assurdo che non ci sia un calendario né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina alla Nato e che si aggiungano strane formulazioni sulle condizioni anche solo per l’invito. Rispettiamo i nostri alleati – scrive il leader ucraino che si sta recando a Vilnius -. Apprezziamo la sicurezza condivisa. E apprezziamo sempre una conversazione aperta. Ma anche l’Ucraina merita rispetto”.
L’articolo Ucraina nella Nato, l’invito dei leader e la rabbia di Zelensky: “Non c’è una data, così s’incoraggia il terrore della Russia” proviene da Il Riformista.