Sarà dimesso a breve, una volta che si sarà negativizzato, il pensionato di 71 anni ricoverato una settimana fa a Cagliari nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Santissima Trinità dov’è stato trovato positivo al vibrione del Colera.
Il suo è il primo caso dopo l’epidemia che 50 anni fa colpì Sardegna, Campania e Puglia. La situazione, secondo la Asl di Cagliari, non desta preoccupazione. Quello scoperto appare un caso isolato, anche se non è ancora chiaro come il paziente abbia contratto il batterio.
Non si esclude che possa essersi contagiato dopo aver mangiato frutti di mare crudi, come l’uomo ha dichiarato ai medici. Se la causa è stata il consumo di cibi contaminati, lo si saprà solo a metà settimana, quando si avrà la risposta dell’Istituto superiore di sanità, cui è stata mandata la coltura del batterio, e se ne conoscerà il fenotipo.
Intanto, col coordinamento dell’assessorato regionale alla Sanità è scattato il protocollo affidato al servizio di Igiene e sanità nella Asl di Sanluri, territorio da cui proviene il pensionato.
“Saranno verificate la salubrità degli ambienti di vita e di lavoro della persona”, ha spiegato all’AGI il direttore generale della Asl di Cagliari, Marcello Tidore, “e i contatti che questa ha avuto”.
“Comunque, sembrerebbe un caso isolato“, precisa Tidore, ricordando alcune norme di prudenza.”Vogliamo lanciare un appello alle persone. Attenzione, consumate preferibilmente cibi cotti, verificate che l’acqua che utilizzate sia potabile e se proprio dovete consumare cibi crudi, verificate che i frutti di mare siano tabulati e che il pesce sia abbattuto, se proprio va consumato crudo. Il batterio transita nell’acqua“.
L’articolo Colera, è allarme in Sardegna. Primo caso dopo oltre 40 anni proviene da Il Riformista.