La docente di filosofia della scienza e sviluppo umano presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma: "Ci siamo sempre confrontati con la tecnologia in termini di performance, ma così è impossibile vincere. La macchina percepisce la pausa come mancanza di input, mentre l'uomo è capace di farla diventare un orizzonte di senso: è lì che si può costruire qualcosa di nuovo"

Articolo proveniente da Huffington Post Italia