Martedì 6 luglio 1993, la notizia più importante del giorno è la diminuzione del costo del denaro in Italia che passa dal 10% al 9%. Era l’Italia con la Lira e della sovranità monetaria, l’inflazione ammontava a circa il 5%, la metà quindi del costo del denaro. Questo significa che sì, c’era autonomia nelle scelte di politica monetaria, ma il raggio d’azione in cui poteva essere esercitata era davvero basso. L’altra notizia del giorno sono i funerali dei tre militari italiani uccisi in Somalia quattro giorni prima. Una vicenda drammatica che viene considerata la prima battaglia in cui sono stati impegnati i militari italiani dopo la seconda guerra mondiale, terminata allora da 48 anni.Sono i giorni di pagamento dell’Ici (l’antenata dell’Imu) e i quotidiani mettono in risalto una serie di problemi: dalle difficoltà di calcolo, dal fatto che ogni comune possa applicare una propria aliquota, ma soprattutto le difficoltà di pagamento che costringono a lunghissime code i cittadini, testimoniate da foto pubblicate sui quotidiani che oggi ci sembrano incredibili.

Due curiosità: in Francia c’è il boom dei libri da ascoltare in cassetta, 300.000 cassette. vendute in un anno e l’allarme zanzara tigre, che a differenza della zanzara tradizionale colpisce anche di giorno. Arrivata tre anni prima dagli USA su un carico di copertoni usati è già molto presente a Genova, Padova e in zone di Venezia, Treviso, Vicenza. Come poi è proseguita l’espansione della zanzara tigre, possiamo purtroppo constatarlo ogni giorno su di noi.

Sabato 6 luglio 2013, diverse scelte fatte per la notizia di apertura. C’è chi dà la priorità degli scontri in corso in Egitto. Da alcuni giorni i militari hanno deposto il Presidenti Morsi e suoi sostenitori sono scesi nelle strade per protestare, proteste che hanno determinato una dura repressione dell’esercito. Altri quotidiani aprono con una notizia storica: la prima enciclica di Papa Francesco la “Lumen Fidei”, che è il proseguimento di un’enciclica iniziata da Papa Benedetto XVI per questo viene sottolineata la scrittura a quattro mani.

A livello di politica interna continua il braccio di ferro sull’Imu prima casa fra il Presidente del consiglio Enrico Letta e il secondo partito della coalizione che lo sostiene, il Popolo della Libertà: Letta vuole riformarla, il PDL vuole abolirla. Letta invece vuole abolire province e su questo obiettivo trova pochi oppositori. In quegli le province avevano pochissimi sostenitori e da quello che riportavano i sondaggi anche gli italiani le avrebbero abolite volentieri.

Oltre le discussioni e le polemiche c’è la realtà e i dati economici di quel periodo raccontano un contesto complicato. L’Istat segnala il crollo dei consumi delle famiglie -2,8% nel 2012 rispetto al 2011 e raggiungono il risultato peggiore dal 1997, come comparto il dato peggiore è quello dell’abbigliamento, che registra un -10%. Banca d’Italia segnala il record della pressione fiscale che ha raggiunto il 44% e il “total tax rate”, la somma di fisco e contributi sugli utili di un’impresa minore italiana, è calcolato nel 68,3% il massimo nel mondo. Beni culturali in grande sofferenza, l’Unesco minaccia di togliere Pompei dai siti protetti, la Reggia di Caserta è allo sfascio e i Bronzi di Riace da oltre quattro anni sono senza museo.

L’articolo La Lira, la Somalia e Morsi : rileggere a distanza di decenni i fatti salienti che ricorrono oggi proviene da Il Riformista.