Non bastava il problema della spazzatura che invade le strade della Capitale, i taxi introvabili e le famiglie di cinghiali che passeggiano indisturbati, i gabbiani, le nutrie, i topi e le volpi, adesso a Roma c’è una nuova emergenza: i serpenti. 

L’ultimo caso è stato registrato in un deposito Atac qualche giorno fa. Qualche giorno prima avevano seminato il panico tra i romani due vipere, una avvistata a Cinquina e l’altra al Tufello. Solo negli ultimi sette giorni sono state oltre 60 le chiamate al centralino di Earth, sodalizio attivo nella tutela giuridica della natura e dei diritti degli animali, per denunciare l’avvistamento di un serpente in strada, selvatico, abbandonato oppure fuggito al controllo del suo detentore.

Secondo Earth si tratta di “una vera e propria emergenza serpenti che investe la città”, ma che non può essere domata visto che non esiste un servizio di recupero della fauna selvatica. Il problema è che la funzione dovrebbe ricadere nelle competenze del Comune e della Regione che, però, da anni si rimpallano la responsabilità.

Valentina Coppola, presidente nazionale di Earth: “ormai gli avvistamenti sono all’ordine del giorno e la gente ci telefona anche di notte: noi identifichiamo il rettile e, qualora si tratti di specie innocue, spieghiamo come ci si deve comportare in questi casi. Diversamente, nel caso di tratti di vipere, allertiamo immediatamente Protezione civile e Vigili del fuoco”. Ma spesso, all’arrivo degli addetti, il serpente in questione si è già dileguato.

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