Il ritrovo è alle 8 sulla piazza del porto di Formia. Senza pinne, fucile ed occhiali, come avrebbe voluto Edoardo Vianello, l’ampia delegazione dem si è imbarcata diretta a Ventotene. Sul traghetto LazioMar, è Sandro Ruotolo con la sua popolarità a fare da schermo alla segretaria con i curiosi, ma non c’è niente da fare con un gruppo consistente di ragazzini in gita con il berretto rosso, vogliono a tutti i costi una foto con Elly Schlein, anche se non sanno bene chi sia. Una turista importante? Una popstar?
L’elegante doppiopetto celeste in stile ‘Portofino’, con un’ardita maglia fucsia, d’altra parte, legittima i dubbi della scolaresca.
Una volta arrivati sulla splendida isola del Pontino, Elly Schlein si reca subito a deporre una corona di fiori ad Altiero Spinelli.
Il programma poi prevede una riunione della segreteria ed alla fine nel pomeriggio un salto all’Ultima Spiaggia, che non è la descrizione clinica sulla situazione del Pd, e neanche il celebre stabilimento di Capalbio, tanto caro ai radicalchic. È piuttosto il nome della fornitissima libreria nella piazza centrale dell’isola, che ospita il locale circolo dem intitolato a Ursula Hirschmann, che fu moglie dell’antifascista Eugenio Colorni e poi dello stesso Altiero Spinelli, ed in pratica con Ada Rossi (moglie di Ernesto) responsabile della prima diffusione del Manifesto di Ventotene.
C’è da dire che rispetto alla terrazza assolata del Nazareno, la location scelta per la riunione della segreteria è senza dubbio più amena: la veranda del ristorante ‘Il giardino’, che secondo la Bibbia degli appassionati romani di buona cucina, Puntarella Rossa, è il miglior indirizzo sull’isola. Sulla tavola imbandita dei dem però non ci sono prelibatezze, ma come recita il comunicato diffuso dall’ufficio stampa, “stato dell’arte dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, le alleanze in Unione europea, i nazionalismi e la road map che porterà il PD alle Europee”.
Elly poi è ringalluzzita dai sondaggi diffusi ieri da Swg (tranne quello sullo stato di salute del partito, che segna un meno 0,2), la grande maggioranza degli intervistati è favorevole all’accordo con i 5 stelle ed i giudizi sul suo operato sono prevalentemente lusinghieri. “Ed allora godiamoci tranquilli una giornata al mare, lontani da Vincenzo De Luca”, avrà pensato la segretaria, forte nelle rilevazioni (‘gonfiate’ secondo il solito governatore della Campania) e debolissima fin ora nelle urne (in Molise l’ultima batosta). Peraltro oggi è anche il giorno in cui alla Camera è stata depositata la proposta di legge sul salario minimo, che mette insieme una parte delle opposizioni al governo Meloni. Per dire che forse ci starebbe bene anche un vinello bianco molto freddo, ma non è tempo di distrarsi.
“Per me era importante venire qui per continuare a nutrire l’impegno verso un sogno”dice la segretaria nel punto stampa allestito al ristorante Il Giardino, “Abbiamo ancora bisogno di un sogno federalista che nasce in quest’isola dove il fascismo ha costretto molti confinati. E alcuni di questi confinati non hanno scelto di rispondere all’odio con altro odio e altre divisioni ma con un’utopia. Quella di vedere un Continente che si è sempre fatto la guerra, capire invece che per le grandi sfide del futuro bisogna mettere in comune competenze e risorse. Questo è il manifesto per un’Europa libera e unita. Questo è il manifesto di Ventotene. Questo è quello che il Pd vuole portare avanti”.
Insomma tutto sommato 24 ore di relax, senza pensare alla grana campana, su cui al Nazareno nessuno si espone, ‘ha già parlato la segretaria ieri sera a In Onda’. E a Luca Telese, aveva risposto così: “Il cambiamento non piace a tutti”. Che visto da Ventotene, sembra un orizzonte tutto sommato abbordabile.
L’articolo Schlein in gita a Ventotene: un po’ di relax con i dem, senza pinne, fucile ed occhiali, lontano da De Luca e dal pasticcio del Molise proviene da Il Riformista.