"Mi hanno puntato una pistola alla testa". La giornalista di Novaja Gazeta, Elena Milashina, erede di Anna Politkovskaja, è stata aggredita in Cecenia insieme all’avvocato Aleksandr Nemov. I due erano in auto quando, appena fuori dall’aeroporto di Groznyj, diverse auto li hanno circondati. Un gruppo di uomini armati dal volto coperto li hanno picchiati violentemente a calci, anche in faccia, hanno sequestrato e distrutto le loro attrezzature e hanno minacciato di ucciderli puntando loro una pistola alla tempia: “Vi abbiamo avvertiti. Andate via e non scrivete niente”. Sono finiti entrambi in ospedale: Milashina con diverse dita delle mani rotte, una lesione cerebrale, la testa rasata e il volto ricoperto di “zeljonka”, un antisettico di colore verde usato spesso contro gli oppositori per “marchiarli”. Nemov, invece, “parla e si muove a malapena” riferisce l’ong russa per i diritti umani Memorial. È stato accoltellato a una gamba.

Articolo proveniente da Huffington Post Italia