“Contestare come hanno iniziato a fare questi ragazzi un fatto, ovvero l’uccisione del giovane Nahel morto in circostanze poco chiare dalla polizia, va bene ma quello che è successo dopo non ha niente a che vedere con la risposta al caso del povero 17enne. Si tratta di una organizzazione sistematica che per la prima volta dopo tanti anni non ha neanche il consenso della popolazione”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi ospite della trasmissione ‘Zona Bianca’ in onda su Rete 4.
Per l’ex premier bisogna ripristinare innanzitutto “legge e ordine” perché “non importa se uno la pensa come Macron e vota come Macron ma è giusto che si mettano a tacere i teppisti. Quella che vediamo non è una rivolta sociale ma è una rivolta organizzata che ha ucciso un pompiere di 24 anni e allo stesso c’è la vicenda del sindaco contro cui hanno lanciato un’auto in fiamme: lì rischiava di morire la famiglia e i suoi piccoli bambini” incalza Renzi.
Poi conclude: “Prima si rimettono a posto le regole, legge e ordine, poi si ragiona delle cause culturali e del problema che abbiamo. L’Italia, fortunatamente, non è a questo livello”. Occorre “stare dalla parte del presidente Macron che sta scegliendo uno strada difficilissima, quella della repressione molto dura ma che non ha alternative”.
L’articolo Rivolta in Francia, Renzi: “Prima legge e ordine, non è rivolta sociale” proviene da Il Riformista.