L’assemblea di Assolombarda, alla presenza del presidente del consiglio Meloni, si è riunita ieri presso il Camozzi Group, un luogo simbolo di Milano: la fabbrica dove negli anni 50 la Innocenti produceva la lambretta. Un’area industriale che negli anni si è spopolata insieme alla chiusura dei siti produttivi. E che ora rinasce a nuova industria. Il sindaco Beppe Sala ha dato il saluto di benvenuto all’assemblea, ricordando che l’anno scorso il PIL lombardo è stato superiore alla media dell’area Euro, 3,8% verso il 3,5%.

Una performance, secondo il sindaco, spinta da tre fattori: 1) la capacità di adattarsi alle emergenze; 2) la volontà di attirare talenti, così come capitali; 3) la propensione all’innovazione. «Queste qualità hanno portato Milano a essere la prima città UE per PIL tra le non capitali». Il presidente della regione Fontana, intervenuto subito dopo il Sindaco, ha precisato che non Milano da sola, ma tutta la Lombardia traina il Paese. «Speriamo che l’Unione europea, invece di norme ideologiche, inizi a fare politiche industriali che vanno nella direzione di tutelare tutti gli stati membri» ha detto Fontana «In Cina e in altri Paesi del mondo si fanno scelte protezionistiche, l’Ue non solo non va in questa direzione ma insiste nel dire che la qualità dell’aria va migliorata». «La Lombardia immette nell’atmosfera un terzo degli inquinanti stabiliti – ha detto il governatore – l’Ue dovrebbe farci i complimenti e considerarci virtuosi, invece di metterci in difficoltà».

Intervento subito ripreso dal presidente del consiglio Giorgia Meloni intervenuta dopo il governatore: «Non può ritenersi che noi per avviare la transizione ecologica possiamo smantellare la nostra economia e le nostre imprese, e quindi per noi è prioritaria la sfida di scomputare quegli investimenti dal calcolo rapporto debito-Pil».

«Il mercato del lavoro sta rispondendo bene alle politiche di questi mesi – ha detto Meloni- i dati sull’occupazione ci stanno dando grandi soddisfazioni. Abbiamo cercato di fare la nostra parte, con il taglio del cuneo contributivo, gli incentivi alle assunzioni dei giovani, l’abolizione reddito di cittadinanza per chi poteva lavorare, abbiamo bisogno del contributo di tutti. Ora stiamo lavorando a reperire le risorse necessarie per rendere strutturale il taglio dei contributi», ha proseguito la presidente del Consiglio. «Abbiamo il record di contratti stabili, il tasso di disoccupazione è ai minimi da 2009, ma visto che ho anche senso della misura, questi risultati non sono tutto merito del governo ma si devono al vostro lavoro».

Il presidente del consiglio ha annunciato un nuovo ddl “Made in Italy 2030”. Al termine dell’intervento del premier c’è stata una standing ovation per Silvio Berlusconi. Aprendo la sua relazione, il presidente dell’associazione Alessandro Spada ha ricordato il Cavaliere, un uomo «che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese».
Ma oggi «non voglio ricordarlo solo come il protagonista degli ultimi 30 anni della nostra storia politica, ma anche come imprenditore – ha aggiunto Spada – un uomo d’impresa che ha incarnato perfettamente l’essenza di una grande tradizione milanese».

Un self-made man che grazie «alla sua forza, al suo coraggio e alla sua generosità – ha spiegato Spada – ha saputo caratterizzare un periodo unico della storia imprenditoriale del nostro Paese». Lungo l’applauso che gli ha dedicato Assolombarda. Energia, innovazione, lavoro, infrastrutture e governance territoriale, sono i 5 punti su cui il presidente di Assolombarda alessandro Spada bisogna puntare: «Rafforzare l’Industria 4.0, ripristinare la Patent Box, terminare la Pedemontana e ampliare l’aeroporto di Malpensa. Completare la riforma di Città Metropolitana e dare il via all’autonomia regionale differenziata».

A chiudere i lavori Carlo Bonomi, al suo ultimo intervento da presidente di Confindustria. Saluta e ringrazia Meloni, ricordando quando nessuno andava ad Atreiu, lui invece sì. Sul salario minimo Confindustria è contraria a una legge, ma favorevole alla contrattazione collettiva. Anche perché «non riguarda noi- dice Bonomi – i contratti di Confindustria e metalmeccanici di terzo livello sono già sopra gli 11 euro». All’Europa «chiediamo di utilizzare» le risorse del Mes «per stimolare gli investimenti sul green e sul digitale».

Sul Pnrr secondo Bonomi «I problemi di oggi nascono quando è stato ideato» il presidente di Confindustria ricorda le battaglie fatte «perchè ritenevamo che non c’era una visione. Il contributo che noi possiamo dare – ha concluso – è quello di dire di mettere in campo gli strumenti per scaricare a terra gli investimenti. E in Italia c’è l’industria che si dimostra capace di fare e fare bene».

L’articolo Assolombarda, Pil superiore alla media dell’area Euro: gli imprenditori chiedono al Governo una svolta europeista proviene da Il Riformista.