L’oscurità è l’elemento su cui si esercita il realismo magico della regista: un viaggio nell'Ade, il folklore delle sagre paesane, col liscio, il karaoke e le ballate dei cantastorie. La sacralità delle tombe si mescola al profano dei predatori, che rubano alla propria storia perché ‘ne hanno diritto’ e non capiscono di essere solo strumenti

Articolo proveniente da Huffington Post Italia