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La guerra in Ucraina “è a un punto di non ritorno”, la minaccia di Lavrov e la “svolta in primavera” di Borrell

DiRed Viper News Manager

Feb 15, 2023

L’alto rappresentante Ue per la politica Estera Josep Borrell ha parlato oggi all’Eurocamera: “Abbiamo sostenuto l’Ucraina sul piano militare, economico, finanziario e diplomatico. Abbiamo fatto il massimo ma non basta. Voglio essere chiaro, io non voglio una guerra come nessuno, ma per ottenere un negoziato, per ottenere la pace bisogna aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. Non solo dobbiamo continuare con gli aiuti ma dobbiamo aumentarli – ha sottolineato Borrell -. “La guerra si deciderà questa primavera e questa estate”.

Inoltre Borrell chiederà al segretario generale di avviare un processo di intermediazione di colloqui, finora fallito “perché tutti coloro che hanno contattato Putin sono tornati con il messaggio che lui vuole continuare questa guerra finché non avrà ottenuto i propri obiettivi militari“. “Avevamo dimenticato la guerra dal nostro orizzonte intellettuale, avevamo abbassato la guardia”, dice l’alto rappresentante, “e la prova di questo è il bassissimo livello delle nostre scorte militari e la scarsa capacità della nostra industria della difesa per rifornirle”.

Arrivare il prima possibile alla pace ‘abbreviando’ la guerra “è una straordinaria ingenuità, per usare un eufemismo, dice Borrell: “Se non aiutiamo militarmente l’Ucraina la pace che otterremo non sarà una pace, sarà una vittoria della Russia. Che per noi sarebbe una gravissima minaccia alla nostra sicurezza. La guerra non mi piace, come non piace a nessuno di noi qui. Preferisco la pace. Quello che dobbiamo discutere è come si arriva alla pace. Dobbiamo continuare a sostenere militarmente l’Ucraina ancora più di quello che abbiamo fatto finora. Per ottenere la pace bisogna prima vincere la guerra. E allo stesso tempo dobbiamo fare più sforzi diplomatici per arrivare alla pace quanto prima”.

Il capo della diplomazia europea ha inoltre detto di voler chiedere “all’assemblea generale dell’Onu e al segretario generale Guterres di avviare se può e vuole un processo di intermediazione di colloqui che finora è fallita”. “Oggi – ha proseguito – la situazione sul campo militare è molto preoccupante: ci sono più di 360mila soldati russi, il doppio rispetto all’inizio del conflitto, e la controffensiva russa è iniziata, anche se un po’ a rilento”. Intanto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalla Tass ha minacciato: “La politica dell’Occidente per trasformare l’Ucraina in una roccaforte anti-russa sta raggiungendo il punto di non ritorno”.

Si moltiplicano infine le indiscrezioni dei Servizi sulla mobilitazione militare della Russia. Il Financial Times cita alcuni 007 occidentali e scrive che i russi stanno ammassando caccia ed elicotteri al confine con l’Ucraina per sostenere la nuova offensiva di terra. Anche il rapporto annuale dell’intelligence norvegese, citato da Politico, invece, si afferma navi tattiche russe con armi nucleari sono nel Mar Baltico, per la prima volta negli ultimi 30 anni.

“Le capitali occidentali hanno avvertito di un possibile assalto aereo russo sull’Ucraina, con informazioni di intelligence che indicano che Mosca si sta preparando a lanciare i suoi jet ed elicotteri in guerra”. A Ramstein, interpellato sul tema, il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin ha detto che “attualmente non li vediamo ancora, ma sappiamo che la Russia ha un numero considerevole di aerei nella sua disponibilità. Per questo enfatizziamo il fatto che dobbiamo fare tutto il possibile perché l’Ucraina abbia le capacità di difesa aerea“. “La parte fondamentale del potenziale nucleare è sui sottomarini e sulle navi di superficie della Flotta del Nord”, hanno osservato gli 007 di Oslo aggiungendo che le armi nucleari tattiche sono “una minaccia particolarmente seria in diversi scenari operativi in cui i Paesi della Nato potrebbero essere coinvolti”.

L’ultima strategia russa prevede peraltro il reclutamento di detenuti da mandare a combattere in Ucraina. Alcuni di loro hanno dichiarato, come riportato dalla Cnn, di venire impiegati dal ministero della Difesa della Federazione come “carne da macello” al fronte. La scorsa settimana il fondatore del gruppo di mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin ha dichiarato che il reclutamento di prigionieri da parte della sua organizzazione era “completamente cessato”. In un messaggio audio inviato alla moglie, ottenuto dalla Cnn, il detenuto russo mandato in prima linea Viktor Sevalnev dice: “Stanno per fucilarmi. Ho perso molte persone lì. Ricordate questo: non mandate altre persone. Vogliono ucciderci tutti”.

L’articolo La guerra in Ucraina “è a un punto di non ritorno”, la minaccia di Lavrov e la “svolta in primavera” di Borrell proviene da Il Riformista.