L'Eni si rafforza come primo operatore in Libia, rilancia il ruolo dell'Italia e il Piano Mattei per l'Africa. Ma sugli investimenti pende l'incognita dell'instabilità endemica del Paese e sui migranti ci si affida ancora alla Guardia Costiera di Tripoli che però non controlla le partenze dalla Cirenaica. Le analisi di Jalel Harchaoui e Arturo Varvelli

Articolo proveniente da Huffington Post Italia