Valerio Di Paolo, Alessio Guerrieri, Simone Ramazzotti e poi le due ragazze: Flavia Troisi e Giulia Sclavo, l’ultima vittime deceduta dopo l’arrivo in ambulanza al Policlinico Umberto I. Leonardo Chiapparelli è stato portato in codice rosso all’ospedale Sant’Andrea e, anche se resta in prognosi riservata, i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo.
Tutti giovanissimi, nati tra il 2001 e il 2006, quei nomi appartengono alla generazione Z, nomi di ragazzi che escono la sera non prima delle 23 per rientrare all’alba. Un modo di godere della libertà, per conoscersi e ballare nella musica sparata ad alto volume nei locali. Quella sera non era una delle tante, Flavia avrebbe compiuto 17 anni, e bisognava festeggiare. Erano tutti amici, si frequentavano sin da piccoli, una conoscenza affiatata conclusa a Fonte Nuova in un terribile incidente. Voglia di divertirsi, e magari di spostarsi tutti insieme: anche a costo di salire in sei una macchina omologata per quattro, a quell’età fa parte del gioco.
Tra loro si somigliavano, come si somigliano tutti i coetanei di una generazione che seguono le mode del momento: il ciuffo che scende sulla fronte per i ragazzi, biondo quello di Leonardo. Alessio e Simone erano anche cugini, oltre a vivere a due passi l’uno dall’altro, a Tor Lupara frazione del Comune alla periferia della Capitale. Lì alcuni di loro avevano frequentato la stessa scuola media, la Aldo Moro. Un posto dove ci si conosce tutti. Avevano in comune la passione per il calcio e la militanza nella squadra locale. Alessio era attaccante nella formazione che vide suo padre ricoprire il ruolo di dirigente della società che ha postato un messaggio di cordoglio su Facebook: “La società tutta e il presidente Donato Olivieri si stringono al dolore delle famiglie dei ragazzi vittime del tragico incidente che ha spezzato le loro giovani vite”. A Fonte Nuova è stato proclamato il lutto cittadino.
“La gelosia non è la mancanza di fiducia ma la paura di perdere chi si ama” scriveva su Instagram Simone alla vigilia dei festeggiamenti per la più piccola del gruppo. Tanti messaggi affidati ai social da cui traspare il desiderio di inseguire i sogni e la consapevolezza che il futuro è tutto da venire: “La vera Grandezza sta in come ti giochi le carte che hai”, scrive Valerio su Instagram. Era lui, appassionato di kick boxing, alla guida dell’auto, intestata a sua madre.
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