Fedez torna al centro della polemica e sempre per lo stesso motivo: una battuta risuonata malissimo sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi che hanno fatto infuriare il web. E le battute in realtà sono contenute nello stesso podcast di Mucchio selvaggio che vedeva come ospite Gianluigi Nuzzi. Nel giro di poche ore è diventato virale lo spezzone in cui Fedez scoppia in una sonora risata. Quarantotto ore dopo diventa virale un altro spezzone (sempre della stessa puntata), con un’altra battuta che ha raggelato i presenti.
“È in cielo? Forse fa la pilota”
La puntata è dedicata interamente alla scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana 15enne scomparsa il 22 giugno 1983 dal centro di Roma. Uno dei misteri italiani che dopo 40 anni di ipotesi e illazioni è rimasto insoluto. Mentre il conduttore di “Quarto Grado”, Gianluigi Nuzzi – ospite del programma – spiega che Papa Francesco ha detto al fratello di Emanuela, Pietro, che la sorella “è in cielo” e aggiunge: “È una frase che fa pensare che evidentemente sia mancata”, Fedez ironizza: “O che faccia la pilota”. E ride. In studio scende il gelo e poi si scusa.
“Intanto possiamo dire? Non l’hanno mai trovata”
Giusto pochi minuti prima quando il collega Luis Sal gli chiede di ricapitolare la vicenda risostruita nella docuserie Netfix Vatican Girl, Fedez dice: “Intanto possiamo dire? Non l’hanno mai trovata”. E scoppia a ridere. Immediata la reazione dell’ospite Nuzzi: “Questo è black humor, sideralmente antitetico rispetto a quello che deve fare un giornalista”. E il cantante ha replicato: “Scusa mi faceva troppo ridere. Ma non fa ridere”. E tanto è bastato per far scatenare la polemica che da giorni infiamma il web e che a 48 ore è stata riattizzata da una nuova battuta.
Le scuse di Fedez e le parole di Pietro Orlandi
Mentre la pioggia di polemiche si abbatte ancora sul rapper, dal fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, giungono parole concilianti: “Sono dispiaciuto ma lo perdono”, ha commentato in un’intervista Repubblica. Pietro Orlandi ha spiegato di essere dispiaciuto per l’accaduto ma di non voler fare polemica in merito. “In tanti anni ho dovuto subire comportamenti in malafede e cattivi ben peggiori di una risata non nata per offendere o mancare di rispetto”, ha detto a Repubblica. E spiega: “Non posso certo nascondere che mi è dispiaciuto sentir qualcuno ridere alla frase ‘la stanno ancora cercando’, ma lo perdono. Sono quarant’anni che cerco Emanuela e continuerò a farlo”.
Per il fratello della ragazza scomparsa 40 anni fa si è trattato “di una reazione un po’ immatura, un po’ come quando da ragazzi poteva scappare una risata a un funerale”. Nonostante la spiacevolezza dell’accaduto, Pietro Orlandi ha ringraziato Fedez: “Sono felice che in podcast così seguito ci sia stato il modo per affrontare la vicenda di mia sorella. Quindi, al di là delle risate, lo ringrazio”. Pietro Orlandi sottolinea che in questo momento in cui i fari si sono riaccesi sulla scomparsa di sua sorella ha ben altre cose a cui pensare della battutaccia di Fedez. “Nei giorni scorsi ho incontrato anche con il presidente della Camera Fontana e devo dire , con quello di oggi al Senato, due incontri molto positivi. C’è la volontà ad accelerare i tempi per l’apertura di una commissione parlamentare d’inchiesta”, ha scritto su Facebook.
“Fedez mi ha telefonato per chiedermi scusa”, ha poi detto nei giorni successivi Pietro Orlandi. Nel corso di una diretta su Instagram con il giornalista Gianluigi Nuzzi, Pietro Orlandi ha riferito che Fedez lo ha raggiunto al telefono e gli ha detto di aver capito di aver sbagliato e che non voleva essere irrispettoso. “Ho apprezzato il fatto che mi abbia chiamato perché poteva anche non farlo, in effetti in quel momento io c’ero rimasto male”, ha aggiunto il fratello di Emanuela.
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