Due vittime e due intossicati. A Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, nel cosiddetto “ghetto” che ospita per lo più braccianti impegnati nei terreni della zona, si è consumata l’ennesima tragedia. A morire due giovani, un uomo e una donna. La scorsa notte sarebbero rimasti intossicati nel sonno dalle esalazioni di monossido di carbonio prodotte da un braciere utilizzato per riscaldarsi e posizionato accanto al letto. Le indagini sono state affidate alla polizia.
Le vittime dovrebbero essere presumibilmente migranti, entrambi di origini africane. Quando sul posto sono arrivati i soccorsi, con il personale del 118, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dei due migranti. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’intera zona. A far scattare l’allarme erano stati altri migranti che vivono nel cosiddetto ghetto. Sarebbero in tutto 1.500 persone.
Era il novembre 2019 quando altri due giovani nigeriani, nello stesso posto, morirono a causa delle esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da una stufetta usata sempre allo scopo di riscaldarsi. E arrivano puntuali le condanne dopo la nuova tragedia nel ghetto. “Vanno tirati fuori dall’invisibilità i migranti che arrivano in Puglia e possono contribuire in modo strutturale e determinante all’economia del Paese, rappresentando una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy”, ha dichiarato Coldiretti Puglia.
“È fondamentale mettere le imprese agricole nella condizione di beneficiare realmente del contributo che i lavoratori extracomunitari possono offrire, strappandoli alla condizione di invisibilità”. Coldiretti ricorda che in Puglia è “ottenuto da mani straniere più di un quarto del made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro: solo nella provincia di Foggia si contano oltre 973mila giornate di lavoro fornite da lavoratori stagionali stranieri, il 27,61% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore”.
Il segretario nazionale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, ha scritto su Facebook: “Quella consumata stanotte nel ghetto di Borgo Mezzanone, nel Foggiano, è l’ennesima tragedia dell’emarginazione: governo e regioni si attivino immediatamente per utilizzare in maniera concertata i 200 milioni stanziati tramite Pnrr, finalizzati ad alloggi dignitosi per i lavoratori agricoli, per superare definitivamente la politica delle baraccopoli, dove vivono almeno 10mila braccianti”.
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