«L’era del mondo unipolare è finito» e questo cambiamento «è parte della storia» e «non è reversibile». Ha esordito così il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla sessione plenaria del Forum economico di San Pietroburgo Putin ha definito gli Stati Uniti il «poliziotto del mondo». «Agiscono facendo finta di non notare che ci sono altri centri forti nel mondo», ha ripetuto.

È l’ennesima riproposizione dello spirito di quella spaventosa dichiarazione strategica che lui e il presidente cinese Xi Jinping hanno sottoscritto a Pechino il 4 febbraio scorso. Per predicare la necessità del rispetto di nuovi equilibri mondiali che abbiano Mosca e Pechino come potenze centrali e dominanti. «I tentativi di distruggere l’economia russa sono falliti» ha detto poi Putin ieri. I politici europei «hanno già causato con le loro stesse mani seri danni alla propria economia».

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